Dott. Vincenzo Tarantino

 

Adenoidi



Cosa sono le adenoidi ?
Le adenoidi sono una masserella di tessuto linfatico normalmente presente nel rinofaringe (la porzione più alta delle vie aeree posto dietro lo sbocco delle coane). Insieme alle tonsille palatine,alla tonsilla linguale e alla tonsilla linguale fanno parte del cosiddetto anello del Waldayer.



A cosa servono le adenoidi ?
Il tessuto linfatico di cui sono costituite le adenoidi è ricco di linfociti, cellule del sistema immunitario, specializzate nell'analizzare i germi che penetrano attraverso il naso, memorizzarli e preparare la produzione di anticorpi specifici. In realtà la loro funzione è transitoria e assolutamente marginale nell’equilibrio del sistema immunitario.

Cosa succede quando si ammalano le adenoidi ?
Può capitare che un raffreddore trascurato si complichi con l’adenoidite acuta; quando si infettano acutamente le adenoidi determinano una sintomatologia caratterizzata da voce nasale, respirazione orale e russamento, secrezioni mucose giallastre dal naso o nella gola, febbre. Spesso l’infiammazione coinvolge l’orecchio (otite) o i seni paranasali (sinusite). Se le infezioni si ripetono frequentemente le adenoidi si gonfiano progressivamente (ipertrofia adenoidea), diventano estremamente voluminose e vanno a riempire completamente il rinofaringe che le contiene, causando un blocco meccanico del naso e delle Trombe di Eustachio.

Quali sono i sintomi della ipertrofia adenoidea ?
A questo punto, pur in assenza di infezioni, si osserva una respirazione orale accompagnata da un forte russamento e, nei casi più gravi, episodi di apnea.  Se l’ingrossamento determina l’ostruzione della tuba di Eustachio, impedendole di rifornire d’aria l’orecchio, si determina la raccolta di secrezioni sieromucose nel timpano. Queste secrezioni ostacolano la vibrazione della membrana timpanica con diminuzione dell’udito e talora si infettano causando un’otite acuta. Lo scolo di muco nelle vie aeree inferiori può veicolare l’infezione alla trachea e ai bronchi con tosse persistente che può stimolare episodi di vomito contenente abbondanti quantità di catarro.

Come si fa la diagnosi di ipertrofia adenoidea ?
La diagnosi è posta dalla visita otorinolaringoiatrica che permette di escludere altre cause di ostruzione nasale (ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto ecc.). Alcune volte è possibile osservare le adenoidi direttamente attraverso le fosse nasali o dietro l’ugola facendo aprire la bocca al bambino. La fibroscopia è indicata nei casi dubbi e consente di confermare la diagnosi.

Come si cura l’ipertrofia adenoidea ?
Nelle fasi iniziali curando i bambini con costanza durante l'inverno è ancora possibile una regressione dell’ipertrofia. A questo scopo possono essere di volta in volta utilizzati: antibiotici, decongestionanti nasali e cortisonici per via aerosolica.

Quando si deve operare ?
Quando, nonostante le cure mediche, l’ipertrofia diventa cronica e i sintomi si aggravano l’unica terapia che offra risultati stabili è rappresentata dalla adenoidectomia (asportazione delle adenoidi ipertrofiche ) che, se necessario, può essere associata alla asportazione delle tonsille. L’indicazione chirurgica si pone quando cominciano a insorgere le complicanze tipiche dell’ipertrofia adenoidea ed in particolare: rinosinusite cronica, russamento con apnee notturne, otite media secretiva con ipoacusia. Indicazione relativa è rappresentata dalle infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori e dalle otiti ricorrenti senza versamento timpanico tra un episodio e l’altro.

Cosa succede se l’ipertrofia adenoidea non viene adeguatamente curata ?

L’insieme di disturbi conseguenti all’occlusione nasale può essere definita “sindrome da ostruzione nasale”
L’ostruzione  nasale rende necessaria una respirazione orale; l’aria così inspirata non viene più filtrata, umidificata e riscaldata dal naso e arriva ai bronchi senza essere stata “condizionata”, la mucosa bronchiale così irritata si infiamma e diventa facilmente preda di infezioni (bronchiti ricorrenti).
Il ristagno delle secrezioni catarrali nel naso può determinare un’infezione cronica dei seni paranasali, la cosiddetta rinosinusite cronica.
Il costante atteggiamento a bocca aperta per respirare è responsabile di una forma particolare di accrescimento delle ossa del massiccio facciale che determina la cosiddetta facies adenoidea, caratterizzata da bocca semiaperta, labbro superiore sollevato, naso affilato ed espressione “addormentata”. Sono spesso presenti deformità del palato che assume aspetto ogivale e malocclusioni dentarie.
Se l’ostruzione respiratoria è severa si può arrivare alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) caratterizzata da interruzioni periodiche della respirazione. Il sonno diventa disturbato con conseguente sonnolenza diurna, stanchezza e, nei casi gravi, disturbi cardiaci (cuore polmonare).
Nei casi in cui le adenoidi sono responsabili di una grave e persistente ostruzione della tuba di Eustachio si crea una raccolta di essudato nell'orecchio medio (otite media secretiva) che causa sordità.

L'asportazione delle adenoidi abbassa le difese immunitarie del bambino ?
Assolutamente no. Come abbiamo visto le adenoidi sono solo una piccola parte dell’anello difensivo linfatico: Al contrario, se malate, le adenoidi malate obbligano  a ripetute terapie antibiotiche che, a loro volta, provocano un'alterazione delle difese immunitarie.

A partire da che età si possono operare le adenoidi?
Se necessario, in ambiente pediatrico, si può intervenire fin dai 18 mesi di vita del bambino.

Le adenoidi possono ricrescere ?
Evenienza possibile ma estremamente infrequente. Può accadere specie operando bambini sotto i due anni in cui la capacità di rigenerazione dei tessuti è più alta.

Occorre sempre asportare anche le tonsille ?
Si esegue anche la tonsillectomia solo nei casi di una contemporanea  patologia a carico delle tonsille (vedi tonsillectomia).

In cosa consiste l’adenoidectomia?
L’intervento, che ha lo scopo di asportare le adenoidi, viene di solito effettuato introducendo dalla bocca appositi strumenti taglienti (adenotomi) con i quali viene raschiata ripetutamente la parete del rinofaringe fino ad asportare il tessuto adenoideo in eccesso. Ne consegue un sensibile sanguinamento che viene poi controllato esercitando una adeguata compressione mediante tamponi introdotti nel rinofaringe o cauterizzando la zona sanguinante.
Al contrario, nella nostra struttura, pratichiamo l’adenoidectomia mediante bisturi a risonanza molecolare: questa tecnica non prevede l’uso di strumenti taglienti e per questo è priva di sanguinamento.

Cos’è il bisturi a risonanza molecolare?
In pratica lo strumento da noi utilizzato è un sottile aspiratore (diametro di 8 mm), realizzato in una particolare lega metallica, in grado di indirizzare sul tessuto adenoideo l’energia quantica generata da una sofisticata macchina chiamata bisturi a risonanza molecolare. Questa macchina eroga campi di onde ad alta frequenza che, grazie a un effetto di risonanza, rompono i legami molecolari delle cellule colpite “dissolvendo” il tessuto adenoideo che viene così aspirato ed eliminato; contemporaneamente viene attivata l’immediata coagulazione del sangue nei vasi con assenza di sanguinamento intraoperatorio. Il dolore nel post-operatorio risulta quasi nullo.

L’intervento di adenoidectomia è rischioso ?
L’intervento viene eseguito in anestesia generale con intubazione orotracheale e presenta i rischi generici di una anestesia generale, di fatto estremamente rari.
Il rischio specifico dell’adenoidectomia è rappresentato dal sanguinamento. Nella nostra struttura pratichiamo l’Adenoidectomia per elettrosuzione mediante bisturi a risonanza molecolare che non prevede l’uso di strumenti taglienti e per questo priva di sanguinamento.

Come starà il bambino dopo l’intervento?
Il bambino sarà assopito per poche ore; al suo risveglio potrà avere solo un leggero fastidio alla gola, niente di più. Dopo circa tre ore potrà bere e mangiare cibi leggeri. La dimissione avverrà il mattino successivo. A casa alimentazione morbida e tiepida e vita “tranquilla” per qualche giorno.


Prenota una visita al numero

010.58.71.93