Dott. Vincenzo Tarantino

 

Paralisi delle corde vocali



Cosa sono le paralisi delle corde vocali?
Le paralisi delle corde vocali sono alterazioni parziali o totali della motilità delle corde vocali. Possono essere monolaterali se interessano una sola delle corde, bilaterali se le coinvolgono entrambe. Le alterazioni della motilità laringea costituiscono, dopo la laringomalacia, la causa più frequente di stridore in età pediatrica.

Da cosa sono causate?
Le alterazioni della motilità laringea possono avere una genesi centrale o periferica e possono essere congenite o acquisite. Le paralisi centrali sono dovute a una lesione dei centri nervosi da cui partono gli impulsi nervosi che comandano i movimenti della laringe, nelle forme periferiche il danno può interessare i nervi che conducono gli impulsi o i muscoli che devono eseguire il movimento. Le paresi congenite possono originare da traumi al momento del parto, da malattie neurologiche congenite e/o ereditarie, o da forme virali neonatali (rare). Le forme acquisite sono secondarie a traumi, infezioni e neoplasie e, molto frequenti nella prima infanzia, cause iatrogene in seguito ad interventi cardiochirurgici o chirurgici sul mediastino, sui grossi vasi e sul cuore, sull’esofago e su patologie profonde del collo.

Quali sono i sintomi?
La sintomatologia è strettamente legata al tipo di funzione laringea compromessa. La fonazione è certamente la funzione più complessa e quindi più vulnerabile, per questo il sintomo principale è la disfonia (o afonia) che si manifesta come pianto afono o come voce rauca; a questo si possono associare, sintomi dovuti alla compromissione della funzione respiratoria: dallo stridore, alla dispnea fino alla insufficienza respiratoria. Se viene meno la funzione sfinterica la laringe perde la capacità di protezione delle vie aeree con comparsa di tosse, crisi di soffocamento durante l’alimentazione e broncopolmoniti recidivanti. Nelle paralisi bilaterali in adduzione (cioè con le corde vocali chiuse) la sintomatologia è caratterizzata da un quadro di ostruzione tanto più grave, quanto più addotte sono le corde vocali.

Come si fa la diagnosi?
La diagnosi è solamente endoscopica tramite la laringoscopia sia statica che dinamica e consente di stabilire il tipo e l’entità del deficit funzionale. La diagnostica per immagini (TAC, RMN) risulta utile per l’individuazione delle cause.

Come si curano le paralisi delle corde vocali?
La condotta terapeutica è in funzione della tolleranza della sintomatologia e della eziologia. In linea di massima possiamo dire che la maggior parte delle paralisi centrali e delle forme periferiche da trauma ostetrico tende alla regressione spontanea. In questi casi se l’affezione è ben tollerata e l’accrescimento del bambino è adeguato, non si instaura alcuna procedura terapeutica. Al contrario se la paralisi è mal tollerata può essere necessario procedere a una tracheotomia transitoria, in attesa della ripresa funzionle possibile anche dopo 24 mesi dall’insorgenza della paralisi. In caso di mancato recupero, o nelle forme in cui si preveda un danno permanente si può optare per un trattamento chirurgico definitivo:

  • nelle paralisi in abduzione (cioè con le corde vocali aperte) si ricorre alla medializzazione di una corda vocale mediante iniezione di grasso.
  • nelle paralisi in adduzione (cioè con le corde vocali chiuse) si esegue l’aritenoidopessi o l’aritenoidectomia per favorire il passaggio dell’aria.

  • Questi interventi se da una parte consentono la decannulazione sono tuttavia gravati, in seguito all’ampliamento del lume aereo, dal peggioramento del recupero della voce e dal rischio di inalazioni recidivanti.


    Prenota una visita al numero

    010.58.71.93